Queste sono parole scritte da un mio carissimo fratello ad una persona immaginaria,che non esiste,o forse esiste..
"Volevo solo scriverti qualcosa, forse solo per ricevere una risposta. Anzi, sicuramente è così. Farti mille domande senza senso, e qualcuna con un po’ di senso.
A questo punto ti starai domandando: che senso ha quello che mi sta scrivendo, non ci sto capendo nulla, forse è ubriaco.Niente di tutto questo, sono solo parole libere che escono così, senza pensare troppo, senza necessariamente essere collegate razionalmente. Alcune volte basta fissare un’immagine, una foto, un oggetto, e lasciarsi andare, lasciarsi trasportare dalle sensazioni, dall’istinto. Ecco, ho detto la parola giusta, Istinto. Tutto questo giro di parole, tutto questo casino, e sono arrivato al concetto esatto, quello che cercavo ma non trovavo. Così, senza pensare.
Dovrei molte volte farmi guidare dall’istinto, da quella parte che spegne per un attimo, almeno per quell’attimo, il cervello.
Non essere sempre razionale, sempre a pensare alle conseguenze, alle possibili alternative, a cosa pensa la persona davanti ai miei occhi.
Invece l’istinto lo sto trovando solo ora, aprendo questa pagina e lasciandomi andare, senza pensare se davvero poi ti invierò queste parole. Chissà, forse si e avrò la certezza che ogni tanto il cervello si può spegnare, si può essere istintivi e non razionali. Si può essere liberi di fare scelte. Liberi di rischiare, di fare cose che sogniamo quando siamo stesi sul letto a guardare il soffitto. Ci immaginiamo diversi
e migliori, ci immaginiamo come vorremmo essere e non siamo. Sai alcune volte come faccio a capire come voglio davvero essere? Guardo l’esatto opposto, l’esatto contrario di me. Lo guardo per la strada, nei bar, nei negozi, mentre cammino e guardo la gente passare. Ce ne son tanti di “soggetti”. E quando vedo persone che non apprezzo, che il cervello lo tengono spento non per un attimo ma sempre, allora lì capisco. Lì capisco a cosa davvero devo aspirare, a cosa voglio somigliare. Ed lì che mi sento un po’ diverso e felice, lì mi viene in mente la bellezza. La possibilità di coglierla per davvero, di non lasciarmela sfuggire. Perché quella è la cosa a cui tutti noi aspiriamo. Alcune volte però lei ci passa vicino, troppo vicino, e ci sfugge. E allora si deve continuare a cercare, usando l’istinto. Quello che ho usato adesso per scriverti. Non chiedermi il significato perchè non saprei dirtelo. Fai solo un sorriso alla fine della lettura e a me basterà."
Grazie mille! :-)
RispondiEliminaDi niente collega...era troppo bella per rimanere in un cassetto!!
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